C’é chi ha definito l’automobile “il primo predatore degli umani” e considerata la quantità industriale di morti per l’automobilismo si direbbe che è una definizione molto azzeccata. Eppure basterebbe accorgersi che i tempi di reazione del cervello umano non sono fatti per viaggiare sopra i 25-30 km-h ( la velocità equilibrata ai limiti del corpo umano).
Così ci siamo appropriati della grafica stradale e delle graziose targhette mortifere dei pacchetti di tabacco e abbiamo realizzato questa piccola icona in quattro varianti da diffondere durante le parate ciclistiche; perchè sono proprio le verità più banali ad essere scordate e perchè l’automobile è un brutto vizio che presto dovremo gettarci alle spalle…